Cambiamento in atto: Starbucks continua a spingere nonostante il calo delle vendite

Cambiamento in atto: Starbucks continua a spingere nonostante il calo delle vendite

Starbucks ha registrato utili inferiori alle aspettative e un continuo calo delle vendite a parità di punti vendita, segnando un altro trimestre difficile per la catena globale di caffè. Ciononostante, l'amministratore delegato Brian Niccol rimane ottimista, citando i primi risultati incoraggianti della strategia aziendale "Back to Starbucks". Sebbene la performance finanziaria non sia ancora migliorata, Niccol ha sottolineato che i cambiamenti operativi si stanno diffondendo in tutti i punti vendita e stanno iniziando a influire positivamente sull'esperienza del cliente.

Uno dei cambiamenti chiave nella strategia aziendale prevede il ritiro dei piani di automazione e la concentrazione sugli investimenti in manodopera. Starbucks ha sospeso il lancio del suo sistema Cold Pressed Cold Brew e delle attrezzature per il riscaldamento degli alimenti, optando per il rafforzamento della forza lavoro assumendo più baristi. Questo cambiamento ha portato a un aumento dei costi del lavoro e a un calo del margine operativo, sceso dal 12,8% al 6,9%. Niccol ha affermato che questo modello incentrato sulle persone migliorerà la velocità, il servizio e la connessione, riducendo al contempo i costi futuri per le attrezzature.

Anche fattori esterni stanno creando difficoltà per Starbucks. Si prevede che le tensioni tariffarie introdotte dall'ex presidente Donald Trump aumenteranno il costo dei chicchi di caffè verde, che rappresentano circa il 10-15% delle spese totali di produzione e distribuzione di Starbucks. Il CFO Cathy Smith ha messo in guardia dalle continue pressioni macroeconomiche, tra cui la volatilità dei prezzi del caffè e le incertezze della catena di approvvigionamento, che l'azienda sta monitorando attivamente per attenuarne l'impatto.

In termini finanziari, Starbucks ha deluso le aspettative degli analisti sia sugli utili che sui ricavi. L'utile rettificato si è attestato a 41 centesimi per azione, al di sotto dei 49 centesimi previsti. Il fatturato ha raggiunto gli 8,76 miliardi di dollari, leggermente al di sotto degli 8,82 miliardi di dollari previsti. L'utile netto è crollato a 384,2 milioni di dollari, in netto calo rispetto ai 772,4 milioni di dollari registrati l'anno precedente. Dopo l'annuncio degli utili, le azioni Starbucks hanno perso il 6% nelle contrattazioni estese.

Nonostante un aumento del 2% delle vendite nette, l'azienda ha registrato il quinto trimestre consecutivo di calo delle vendite a parità di punti vendita. Le vendite globali a parità di punti vendita sono diminuite dell'1%, in gran parte a causa di un calo del 2% delle transazioni. Negli Stati Uniti, il traffico pedonale è diminuito del 4%, con un conseguente calo del 2% delle vendite a parità di punti vendita. In Cina, a fronte di un aumento del numero di transazioni, la spesa media per visita è diminuita, lasciando invariate le vendite a parità di punti vendita. I clienti di entrambe le regioni si stanno orientando verso alternative di caffè più economiche, creando ulteriori sfide per Starbucks.

Guardando al futuro, Starbucks punta a rinnovare l'esperienza del cliente attraverso miglioramenti nei bar e processi operativi. I piani includono posti a sedere più ampi, tocchi di design "premium" e una pipeline di innovazione rinnovata. L'azienda sta inoltre affrontando la questione dei livelli di personale e perfezionando l'algoritmo che guida i baristi nella preparazione delle bevande. Nell'ambito di un più ampio processo di riorganizzazione, Starbucks ha anche implementato una ristrutturazione aziendale, che include il licenziamento di 1.100 dipendenti annunciato a febbraio. Sebbene i risultati rimangano contrastanti, l'azienda spera che questi cambiamenti strategici aprano la strada a una ripresa più solida.

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